La rielezione di Mattarella e la Costituzione

La Costituzione del 1948 è davvero ancora quella reale?

Politica- 5 minuti lettura

Su quale Costituzione giurerà Mattarella oggi pomeriggio? La sua rielezione ci allontana di fatto in modo significativo dallo spirito  della Costituzione che entrò in vigore nel 1948.

La sua  Presidenza della Repubblica per 14 anni è una enormità che solo chi non vuole vedere non vede oppure chi non ha alcun interesse per quella Carta fondamentale.

Solo per memoria e non certo per similitudine delle situazioni ricordo a me stesso che  Il fascismo entrò di soppiatto all’interno del sistema istituzionale apparentemente rispettando  le regole dello Statuto Albertino  e la struttura amministrativa della Monarchia, ce lo ricorda Guido Melis in quel suo magnifico libro “ la macchina imperfetta”.

Mattarella è stato e sarà nel luogo in cui non solo si possono sciogliere le Camere, si affida l’incarico per la guida del Governo si nominano i ministri, ma si guida la magistratura con il CSM, si presiede il Consiglio superiore di Difesa dove siedono tutti i capi delle forze armate, si sovraintende alla politica estera, si ha una voce in capitolo fondamentale sulla costituzionalità delle leggi e non solo perché il Presidente le promulga le leggi  ma perché fra Corte Costituzionale e Quirinale ci sono solo pochi  passi, a buon intenditore.

La figura del Presidente della Repubblica è sempre stata importante, oggi lo è via via diventata sempre di più fino a  costruire letteralmente  i governi.

Si dice gli italiani vogliono bene a Mattarella , anche io . Ma questo che razza di discorso è. La democrazia si regge sull’equilibrio dei poteri non sulla saggezza dei singoli e tanto meno sulla loro dose di simpatia. Qui non è questione di fidarsi o meno di Mattarella la questione è che un Paese non può ridursi a consegnare un potere enorme nelle mani di una persona e del suo entourage. Se solo si riflettesse un pochino su questi elementi se ne dedurrebbe che non solo non c’è niente da festeggiare ma che dovremmo essere tutti in allarme per lo strappo che si sta consumando con l’aggravante che non avviene in un clima di sconcerto e di preoccupazione come accadde con  la rielezione di Napolitano ma di serafica bonaria  soporifera  anestetizzata normalità. Viva la Costituzione del 1948, Viva l’Italia!