Disco del mese giugno 2024

E’ la seconda volta che, in questa sede, mi trovo a parlare di un lavoro di Gary Clark JR. L’altra volta scrissi qualcosa sul suo This Land  e ne avevo tratto motivo per collocarlo fra i grandi in particolare per l’originalità del suo chitarrismo. Portò a casa tre Grammy non per caso. Di chitarristi abbastanza giovani e notevoli della scena blues rock ve ne sono diversi, maschi e femmine, poi c’è quello che ti colpisce di più, ti emoziona di più ti trasmette qualcosa che altri non riescono a trasmetterti. Gary Clark JR ha in me questa presa. Questo ultimo lavoro in studio me ne da una decisiva conferma. Qui non si sente solo il suo essere chitarrista ma il suo essere musicista cantautore polistrumentista a tutto tondo. Lo si sente dalle atmosfere diverse che crea, i territori musicali in cui si incammina. La mia idea è che questo giovane uomo ha davvero assimilato alla grande la tradizione dei maestri  e stia elaborando il suo originale linguaggio con le antenne apertissime al mondo musicale che lo circonda. Non esiste maniera alcuna, non esiste ripetitività alcuna nel suo lavoro. Davvero bravo!