Quando perdemmo San Leo

Non si può rimanere indifferenti dopo l’ulteriore perdita di identità provinciale dovuta al distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio

Politica- 5 minuti lettura

Per cose così un tempo si sarebbe scatenata una guerra lunghissima e atroce. Lungi da me rimpiangere secoli in cui non solo ” la guerra era la prosecuzione della politica con altri mezzi” ma era l’unica vera politica in essere intervallata  da periodi di trame tese a preparare la successiva.  Ma passare da questo al fatalismo indifferente con cui nel volgere di 13 anni la provincia di Pesaro e Urbino è stata amputata di un territorio così importante sul piano storico, culturale, della nostra identità  ce ne corre.

Ho detto la provincia di Pesaro e Urbino e non la regione Marche perché in poche altre occasioni è emerso con altrettanta evidenza l’assenza di una identità regionale vera. Anzi è proprio emerso come la regione Marche sia una sommatoria di territori che se possono si danneggiano l’un l’altro.

Non posso dimenticare  la solitaria battaglia  contro il mio Governo contro la mia stessa maggioranza parlamentare, la frustrazione di sentirsi parte di una provincia che conta(va) poco o niente sul piano nazionale e che avrebbe avuto bisogno di un forte supporto regionale; invece niente che fosse lontanamente paragonabile alla corazzata emiliano romagnola. Ricordo che nel pomeriggio di un lunedì si sarebbe tenuta la discussione generale in Aula, dopo la chiusura dell’esame del provvedimento in Commissione 1^. La mattina si teneva una celebrazione a Pesaro, forse la festa di un Arma.  Per non perdere entrambi gli appuntamenti finita la cerimonia partii da Pesaro in macchina verso Roma. Infransi molte regole del codice della strada e beffa delle beffe arrivai con due minuti di ritardo. Chiesi di poter intervenire comunque e non mi venne concesso. Frustrazione su frustrazione, rabbia su rabbia.

Non di meno ho ben presente i calcoli legittimi ma dettati da interessi immediati personali e di partito, le elezioni europee e provinciali del 2009 , che condizionarono la reazione della politica nella nostra Provincia in modo tale da renderla così inadeguata rispetto all’ entità del fatto. Veniva chiamata in causa la vita quotidiana delle persone residenti in quei comuni ma anche  la storia, perché è con un pezzo straordinario di storia nazionale che si ha sempre a che fare quando si evoca il Montefeltro. Si poteva essere così miopi? Ebbene sì!

Ma il sapore amaro di quella vicenda mi rimane dentro soprattutto perché sentii davvero che se dal distacco di quei comuni fosse venuto un indebolimento della nostra provincia tutto sommato alla Regione non creava disturbo anzi.

Il  non dispiacersi di un ridimensionamento del ruolo di questo nostro  territorio è una costante che ritorna in quel di Ancona.

Dovremmo tenerlo a mente quando ci dividiamo sulla sacrosanta aspettativa di poterci dotare di un ospedale provinciale degno di questo nome o quando rimaniamo indietro per dispute senza senso e incomprensibili dai cittadini nella organizzazione di servizi essenziali e nella realizzazione di impianti e infrastrutture.

La nostra assenza di visone unitaria di un interesse  territoriale provinciale comincia ad essere davvero dannosa per i nostri concittadini e le modalità localiste e populiste con cui si alimentano le contrapposizioni fra i nostri comuni sono diventate davvero non più tollerabili.

Eppure perso il primato economico a causa della crisi manifatturiera,  su scala regionale una delle leve che ci rimane è il buon governo, il gioco di squadra nella economia dei servizi, nella formazione, nella iniziativa  culturale.

Il fatto che ancora una volta sempre solo da noi giunga a termine la procedura avviata ai sensi dell’art.132 della Costituzione non è un buon biglietto da visita. Proprio no.

Ovviamente la speranza che chi lascia la nostra provincia per quella di Rimini non abbia a pentirsene non è un auspicio formale ma profondamente sincero perché sui giochi di palazzo prevalga comunque il benessere delle persone.

Il dispiacere rimane.