Al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

– Per sapere – premesso che:
un articolo di Sergio Rizzo pubblicato il 17 ottobre 2008 sul Corriere della sera mette in luce tutti gli incarichi che il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua – nominato commissario nel 2008 e ancora attualmente in carica – ha mantenuto dopo la nomina alla presidenza dell’ente previdenziale. Il giornalista parla di 54 incarichi, elenco reperibile alla camera di commercio. Tra questi:
4 da presidente: Inps, Equitalia Gerit, Equitalia ET ed Equitalia Esastri, società controllate da Equitalia, gruppo di cui l’Inps possiede il 49 per cento;
due come vicepresidente: nell’Equitalia servizi e Nomos, altre società dello stesso gruppo;
uno da amministratore delegato dell’Italia previdenza, società controllata dall’Inps;
un paio di incarichi da consigliere semplice, tre da liquidatore, una decina da presidente del collegio sindacale. Ventiquattro da revisore effettivo, otto da revisore supplente;
alcuni incarichi, sono stati assegnati a Mastrapasqua dopo che lo stesso è stato nominato alla Presidenza dell’Inps il 4 luglio 2008 come:
la nomina a sindaco di Coni servizi (società pubblica) arrivata l’8 luglio 2008;
l’incarico di revisore di Almaviva arrivato il 14 luglio 2008 e quella di consigliere di gestione del Centro sanità spa conferitagli l’8 ottobre 2008;

da articoli giornalistici apparsi in questi giorni (viene riportato tra gli altri nel famoso sito Dagospia) si viene a sapere che gli incarichi del presidente dell’Inps Mastrapasqua dalla sua elezione nel 2008, sono diminuiti, ma solamente da 54 a 24 in totale;

il decreto-legge n. 201 del 2011, cosiddetto «salva Italia» contiene una norma che cancella altri enti previdenziali come Inpdap e Enpals per unificarvi nella cosiddetta Super Inps;

l’articolo 21 del suddetto decreto-legge riporta al comma 9 la «Soppressione di enti e organismi per assicurare il conseguimento degli obiettivi di efficienza e di efficacia… di razionalizzazione dell’organizzazione amministrativa… nonché di riduzione dei costi… il Presidente dell’Inps, la cui durata in carica a tal fine è differita al 31 dicembre 2014, promuove le più adeguate iniziative, ne verifica l’attuazione, predispone rapporti con cadenza quadrimestrale in ordine allo stato di avanzamento del processo di riordino e redige alla fine del mandato una relazione conclusiva…»;

l’attuale presidente/commissario dell’Inps dovrà gestire una struttura particolarmente complessa, strategica nelle sue funzioni e con una dotazione di risorse finanziarie di circa 350 miliardi di euro -:

se rispondano al vero le notizie relative al cumulo in capo al dottor Mastrapasqua di un numero così rilevante di incarichi;

se sia opportuno che un dirigente pubblico conservi così tante funzioni considerata la necessità di perseguire il massimo rigore proprio nel momento in cui si richiedono ai cittadini rinunce e sacrifici;

se ritenga che, in considerazione della complessità dell’ente e del suo carattere strategico per la fornitura dei servizi essenziali ai cittadini nonché per garantire trasparenza e rigore nella gestione di una così ingente mole di risorse finanziarie, sia necessario procedere celermente alla definizione di una nuova «governance» dell’ente superando l’attuale stato che vede concentrato tutto il potere nella mani del presidente. (4-14365)