Roma, 14 ott – “Un Paese che chiude i centri di ricerca, che riduce a zero i finanziamenti alle biblioteche e agli archivi, che mortifica i propri grandi istituti di cultura (pubblici e privati), eliminando i concorsi e impedendo la formazione di nuovi specialisti che il mondo intero ci invidia, blocca l’innovazione e la crescita del nostro paese”. Lo dichiarano i deputati democratici Oriano Giovanelli, Presidente del Forum PA e innovazione e Guido Melis, storico e direttore della rivista “Le Carte e la Storia “. “Archivisti, bibliotecari, documentari sti, esperti di fonti, specialisti di archivi informatici – sostengono i due esponenti del Pd – costituiscono risorse preziose non solo perché la memoria storica è in tutti i grandi Stati la base della stessa identità nazionale ma soprattutto perché i tesori delle nostre istituzioni culturali sono un vanto dell’Italia nel mondo”. “Siamo solidali – proseguono i due deputati – con coloro che in questi giorni, attraverso il movimento spontaneo “Carta batte forbice”, si mobilitano pacificamente per la difesa del nostro patrimonio e dei posti di lavoro e per questo condanniamo fermamente il ricorso alle forze dell’ordine avvenuto giorni fa davanti alla Biblioteca nazionale di Roma – come provvedimento ingiustificato.
Ci impegneremo a nome del Partito democratico a sostenere nella sede parlamentare e fuori di essa il rilancio della ricerca e la tutela dei beni culturali, settori strategici per uscire dalla crisi ma che il Governo sta massacrando a colpi di scure”.