Pesaro;“Non è certo mia intenzione distogliere l’attenzione delle forze politiche, sociali ed economiche della nostra provincia dalla meritoria e ormai antica battaglia per il completamento della strada Fano/Grosseto, ma il mondo va avanti e va avanti molto in fretta e l’alta velocità nella nostra regione è vitale.” Così l’on. Oriano Giovanelli affronta la delicata questione dei trasporti ferroviari sulla fascia adriatica e la mancata presenza dell’alta velocità nelle Marche – come confermato oggi sulla stampa locale – ricordando l’interrogazione a risposta scritta presentata alla Camera circa un mese fa, al Ministro Matteoli e al Ministro dello sviluppo economico Romani. “Nella più grande crisi di sistema che il paese attraversa dal dopoguerra e volendo sottilizzare potremmo dire dalla fine del1800, stanno cambiando i parametri per cui si può dire di operare davvero per lo sviluppo dei territori e per il benessere nostro e dei nostri figli. Si fanno avanti parametri come la sostenibilità, la tecnologia, la mobilità, la proiezione internazionale. Molti di questi parametri – continua il deputato Pd – afferiscono naturalmente alla nuova stagione che sta conoscendo il sistema ferroviario. Rimanere tagliati fuori dall’alta velocità ferroviaria oggi e per i prossimi 10 anni significa mettere una ipoteca pesantissima sullo sviluppo delle nostre imprese, sul lavoro dei nostri giovani, sull’accesso alle nostre bellezze naturali, alle nostre manifestazioni culturali. So bene che questo tema e’ già presente nelle linee generali del Piano Strategico della nostra amministrazione provinciale, ma sento la necessità forte di alzare il livello della iniziativa. Oggi si puo’ vivere a Roma e recarsi quotidianamente a lavorare a Napoli o a Firenze. Si possono risparmiare tempo e denaro se ci si trova a studiare o a fare impresa fra Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Milano,  Torino, Venezia, ma si compete con molta più fatica e difficoltà se si studia, lavora e si produce a Rimini, Pesaro, Ancona, Pescara,  Foggia, Bari.Il cambiamento prodotto dall’alta velocità e’ già enorme, e non esagero affatto, misurabile nella vita quotidiana di milioni di persone, di centinaia di migliaia di imprese.

Recentemente il Governo dopo anni di pressioni del nostro governo regionale ha messo in dirittura finale il lavoro per il raddoppio Orte / Falconara, ma anche quel lavoro se non saranno date le stesse opportunità alla costa adriatica rispetto a quella tirrenica rischia di essere un risultato molto parziale.Questa mia interrogazione vuole semplicemente essere un campanello che suona, forse già tardivamente, per vedere se riusciamo a porci all’altezza dei cambiamenti in atto. Ho letto con grande preoccupazione i dati recenti che ci sono stati offerti alla riflessione dalla CNA. La parola declino non la voglio nemmeno pronunciare, ma una provincia abituata a stare nel gruppo di testa in termini di ricchezza e sviluppo deve avere ben presente il rischio di una marginalizzazione che dobbiamo con tutte le nostre forze contribuire a scongiurare.”